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La ragazza corse nel vicolo gridando.
I tre teppisti le furono subito dietro.
Un piede in fallo, colpa forse di una lattina di birra abbandonata, e si trovò
a terra, con il naso riempito dal tanfo dei rifiuti.
"Non è un comportamento educato, bellezza..." fece uno dei tre
teppisti, agguantandole il collo con la mano e bloccandola a terra.
"Vi prego... non fatemi male... non fatemi male..." singhiozzò.
"Male? oh, no… vedrai... sarà divertente!" ridacchiò un altro.
"Fermatevi!" gridò una voce alle loro spalle.
Si voltarono di scatto ed esplosero in una fragorosa risata nel vedere chi
aveva intimato l'ordine.
Vivevano a New York, la città con il maggior tasso di super eroi d'America, ce
n'erano proprio di tutti i tipi, ma quello che avevano davanti li batteva tutti
sul piano del ridicolo: era una versione gracile e mal vestita dell'Uomo Ragno,
con un costume tutto sporco e stracciato, in particolare mancavano grossi lembi
di tessuti sulle braccia e sulla schiena...
"E tu chi saresti? il cugino povero dell'Uomo Ragno?"
La risata risuona.
"Io... sono... un eroe... non ridete di me..." l'uomo in calzamaglia
digrignò i denti "non... ridete... di me!!"
E le risate diventarono d'un tratto urla di dolore.
#6
- Entra nella mia tela...
"Non mi convince..." mormorò Sam.
"Perché ero sicuro che l'avresti detto?" chiese Kyllian.
"Sam, se Strange si fidava di Mrs. Harkness
penso che possiamo fidarci anche noi..." constatò Jinx.
L'anziana donna chiuse il tomo che aveva poggiato sulle gambe "Fatto... ho
ripristinato la barriera mistica che protegge la mia dimora. L'inferno che si è
scatenato sulla terra nei giorni scorsi l'aveva intaccata e le emanazioni
demoniache sono riuscite a penetrare qui dentro... Adesso la presenza di
qualsiasi demone cerchi di entrare sarà rivelata all'istante."
"E cosa ci dà la sicurezza che funzionerà?" chiese scettico Sam.
In quel momento suonò il campanello.
La Harkness, che era seduta sul pavimento, circondata
da candele accese e incensiere, si alzò in piedi, si avvicinò alla porta e,
prima di aprire, fece un gesto con la mano che ripulì il salotto da quegli
oggetti.
Dietro la porta vi era una donna vestita con tailleur che sorrise appena si
trovò l'anziana davanti. "Buon giorno! Scusi il disturbo, rappresento la Natas, industria leader nella fabbricazione di
elettrodomestici e vorrei portare alla sua attenzione i nostri ultimi prodotti.
Posso entrare."
"Ma certo." Fece Mrs. Harkness, facendole
cenno con la mano di accomodarsi.
La donna sorrise, fece un passo in avanti, ma sulla porta s'illuminò una
scintilla, il corpo della donna sussultò, poi si alzò in aria e fu scagliato
indietro in mezzo alla strada.
"Cosa è stato?" esclamò Sam correndo al fianco della Harkness sulla porta.
La donna si stava rialzando e puntò lo sguardo furioso contro la casa, gli
occhi, prima azzurri, erano diventati gialli e iniettati di sangue.
Si mise a correre verso la porta, mentre ad ogni passo il suo corpo cambiava,
ottenendo delle sembianze simili a quelle di una grossa lucertola.
Quando giunse davanti l'uscio, il demone, che era ormai tornato al suo aspetto
reale, calò la mano artigliata contro la Harkness.
Tuttavia il suo braccio non riuscì ad andare verso la soglia, tanto che
un'altra scintilla ne avvolse il corpo sollevandolo in aria.
"Ha ancora dubbi sull'efficienza delle difese della casa, Mr.
Buchanan?" chiese con un sorrisetto la Harkness.
"Diciamo che per il momento sono soddisfacenti." Sam imbracciò il
fucile e lo puntò contro il demone, sparandogli un colpo dritto alla testa.
"Beh, penso che ora possiamo anche andare a fare colazione." commentò
Jinx
In quel momento anche Peter Parker, conosciuto anche come l'Uomo Ragno, si
apprestava a fare colazione.
Era stremato dopo una notte passata a fare a botte con i criminali di New York,
ma non aveva potuto dormire molto perché quella mattina doveva andare all'università.
Entrò in cucina e vide sul pavimento della cucina sua figlia May, che giocava allegramente con i suoi peluche dell'Uomo
Ragno e del Ragno Rosso.
Sua moglie era davanti ai fornelli, ma sembrava non stesse prestando molto
attenzione alle uova che stavano iniziando a fumare sulla padella, in quanto
immersa nella lettura del giornale.
"Che succede rossa?" chiese Peter spegnendo il gas. Le baciò le
guance e proseguì con tono sarcastico "Nella sezione costume insinuano
ancora ad una tua relazione con George Clooney?"
Mary Jane si voltò, aveva un'espressione preoccupata in volto "Peter c'è
un articolo sull'Uomo Ragno."
"Qualcosa del tipo: L'Uomo Ragno, la minaccia? Ci dovremmo essere abituati
ormai, no?" Peter prese la padella e lasciò scivolare l'uovo bruciacchiato
su un piatto.
"Veramente... dicono che ha ucciso una persona..." disse la ragazza.
"Hanno ritirato fuori la storia di Joey Z? O È un nuovo scherzo dello
Scorpione?" Peter prese un pezzo d'uovo con la forchetta e ne guardò la
superficie nerastra con aria dubbiosa "Certo che devono essere proprio a
corto di notizie!"
"Veramente è successo ieri notte... L'Uomo Ragno ha ucciso tre teppisti
che cercavano di violentare una ragazza..." Mary Jane gli mise il giornale
davanti al muso.
Peter sputò l'uovo che aveva appena messo in bocca sulla sua foto che svettava
al centro dell'articolo "Ma cosa? Scherzano! Io non avrei mai..."
Mary Jane sospirò "Lo so che non sei stato tu Peter... Ma penso dovrai
fare qualcosa in proposito, prima che gli eventi degenerino..." lo
abbracciò sorridendo "... ti avverto che non ho intenzione di aiutarti a
creare altre quattro nuove identità!"
Peter lanciò un'occhiata preoccupata all'orologio.
"Ci penserò mentre vado al lavoro. Sono già in ritardo!"
Gettò quel che restava dell'uovo nella pattumiera e corse via.
Da qualche parte, nel sottosuolo di New York.
"Ridevano... di me... ridevano..." in una stanza bianca, con le
pareti imbottite, il ragazzo con il costume dell'Uomo Ragno piagnucolava
raggomitolato in un angolo. "Non dovevano ridere... non è giusto...io sono
un eroe..."
Dietro un vetro tre persone lo osservavano.
"Mi sembra instabile..." constatò una ragazza con indosso un’armatura
rossa che le cingeva l'intero corpo eccetto il viso.
"Infarto ha ragione... non vedo come questo ragazzino ci permetterà di
ottenere il Darkhold!" fece un uomo seduto su
una sedia a rotelle iper-tecnologica, una maschera d'acciaio gli copriva la
parte superiore del viso lasciando i capelli bianchi ricadere sulle spalle
"Per quanto grande sia il suo potenziale... non è abbastanza intelligente
per usarlo!"
Il terzo uomo, seduto di fronte ad una scrivania, e nascosto dalle ombre, rise
allegramente. "Mio caro Centurious, ti ho
dimostrato più di una volta che le mie azioni raggiungono sempre l'obiettivo
che si prefiggono. Questo ragazzo sarà in grado di adempiere il compito che la
nostra Ditta gli affida."
L'uomo premette un pulsante sulla scrivania e la sua voce risuonò all'interno
della stanza bianca "Ti sei riposato abbastanza figliolo... è il momento
di un'altra passeggiatina per New York..."
"No... non voglio..." il ragazzo nascose il volto tra le braccia.
"Sai cosa succede se ti rifiuti, vero?" fece la voce con tono
malizioso.
Il ragazzo alzò la testa di scatto, con la bocca contratta in una smorfia di
dolore "No... ti prego..."
"Allora… vai. Sai cosa devi fare." Nel soffitto della camera si aprì
una botola dietro la quale si estendeva un lungo tunnel.
Il ragazzo si alzò guardando verso l'alto e parlo con voce decisa "Si...
punire... i criminali..."
"E adesso che facciamo?" chiese Kyllian
stravaccandosi sul divano.
"Penso che dovremmo contattare il Dr. Strange, no? È quello che avremmo
fatto fin dall'inizio se non ci fosse stato quel casino..." suggerì Jinx, seduto a terra con Modred
tra le gambe.
"Strange risulta ancora irreperibile... penso che ci vorrà un po' perché
si riprenda dalla crisi infernale... Al più presto mi recherò personalmente a
parlare con lui." disse Agatha Harkness entrando
nel salotto, Ebony era al suo fianco e faceva le fusa
contro le sue gambe.
"Questa situazione non può durare a lungo!" sbottò Sam, accanto al
camino "Non c'è stato ancora verso di capire dove sia l'anima di
Victoria!"
"La questione è contorta Mr. Buchanan. L'anima della Montesi
non è più nel suo corpo, tuttavia ho come la sensazione di percepirla aleggiare
attorno, anche se non mi è ben chiaro come." Spiegò Agatha carezzando Ebony.
"Scusi Mrs.., mi sa dire dov'è la lavatrice? Devo lavare la mia tunica...
sono giorni che la porto addosso!" in quel momento entrò Iskelior a interrompere la discussione: era completamente
nuda e teneva il suo abito ripiegato su un braccio.
"Oh, santo..." la Harkness portò una mano
davanti la bocca con tono stupito e ancora di più la stupì il fatto che i tre
ragazzi presenti non ebbero alcuna reazione di fronte a quel costume adamitico,
come se vi fossero da tempo abituati.
La donna si alzò di scatto "Figliola, non pensi che sarebbe il caso
metterti addosso qualcosa?"
"Oh si, metterò la tunica appena l'avrò
lavata." Sorrise Iskelior.
"Intendo mettere qualcosa adesso. Non è opportuno che una ragazza
per bene si presenti in questa tenuta in una casa piena di uomini!" fece
con aria scandalizzata
"Ormai ci abbiamo fatto il callo, Mrs. Harkness."
La avvertì Jinx giocando con Modred.
"E poi le assicuro che a loro non da alcun
fastidio!" aggiunse Iskelior "Anzi,
dovrebbe vedere com'è compiaciuto Kyllian quando
entro nel suo letto così e poi gli..."
La Harkness le impedì di completare la frase,
l'afferrò per la mano e la trascinò dietro di se "Dovrei avere qualche
vestito al piano di sopra!"
"Il pudore e il buon costume sono sprecate con una ragazza cresciuta
nell'antica Grecia..." mormorò Kyllian.
Peter Parker volteggiava nei cieli di New York, con in testa un pensiero
fisso: chi era stato ad uccidere quei teppisti con il suo costume?
Era una faccenda da risolvere al più presto: aveva già avuto abbastanza taglie
sulla testa!
Fece un rapido calcolo mentale sui chi potesse aver preso il suo posto: i suoi
cloni erano fuori questione, Brock aveva di nuovo il
costume di Venom quindi non c'era motivo che vestisse
i suoi panni, ma come poteva esserne sicuro? Lo Scorpione, poi, doveva essere
ancora in prigione.
"Oddio... se spunta fuori un altro clone giuro che urlo..." Fu
strappato dai suoi pensieri vedendo un uomo che scappava con la borsetta che
aveva rubato ad un'anziana signora.
"Ah, il lavoro chiama! Lascerò a più tardi le mie deduzioni -non un clone,
ti prego non un clone-" l'Uomo Ragno si gettò all'inseguimento del ladro,
ma un attimo prima che lo raggiungesse, l'uomo fu sbattuto e attaccato contro
la parete da un getto di liquido vischioso, simile a ragnatela.
Guardò sopra un palazzo e vide un ragazzo vestito con quella che sembrava la
versione punk del suo costume.
L'Uomo Ragno atterrò a qualche passo dal ragazzo "Non ho niente da
contestare quando qualcuno acchiappa un criminale, ma quando il qualcuno in
questione ha un costume uguale il mio addosso e il giorno prima un sosia
dell'Uomo Ragno ha commesso un omicidio, non bisogna possedere un sesto senso
per capire che c'è qualcosa che non quadra."
Il ragazzo fece qualche passo indietro.
"Adesso... chi sei tu? Ti prego non dirmi che sei un clone, qualsiasi
cosa, un figlio venuto dal futuro, un doppleganger
venuto dallo spazio, ma non un clone."
"Io ... sono un super-eroe... Si, un super-eroe! Sono l'Uomo Ragno! No,
sono anche più forte dell'Uomo Ragno.. Sono l'Uomo Ragno alla decima
potenza!" la sua parlata, inizialmente stentata e confusa, si faceva via
via sempre più decisa.
"Uomo Ragno alla decima potenza? Tutto questo mi ricorda qualcosa..."
fece l'Uomo Ragno pensieroso.
"E tu... mi ricordo… hai cercato di fermarmi, ma stavolta non te le
permetterò!" il ragazzo si scagliò addosso all'Uomo Ragno " Non mi
fermerai!"
Spidey lo colpì un calcio scagliandolo contro un
muro, con l'impatto i resti della maschera del ragazzo volarono via mostrando
il suo volto: era un ragazzo biondo con gli occhi azzurri "Un attimo, io
ti riconosco... Eri quello che qualche hanno fa si
era trasformato in Spider-X... Brian Korm-qualcosa,
giusto? Oddio, grazie al cielo, per un attimo avevo seriamente temuto che si
trattasse di Ragnocidio... ma il destino non potrebbe
mai essere così beffardo..."
Brian portò le labbra in avanti e sputò tre grossi grumi biancastri.
"Una gara di sputi?" l'Uomo Ragno evitò con un salto i tre proiettili
"È per questo che sei qui? Per sfidarmi ad una gara di sputi? "
"Non... prendermi in giro... non ... ridere... di me..." Brian
strinse i denti e il suo corpo iniziò a sussultare, gli occhi divennero rossi e
il suo cranio iniziò ad allungarsi mentre una fitta peluria inizia a ricoprirne
la pelle.
"Ti trasformi quando ti arrabbi? Ma perché, mi chiedo, non è possibile
evitare un luogo comune, senza poi incappare inevitabilmente in un altro?"
Le braccia si gonfiarono, mentre sull'ampia fronte andavano ad aprirsi altri
piccoli occhi, i denti erano diventati lame aguzze e ai lati della bocca si
allungarono due fauci ricurve, dalla schiena si allungarono quattro appendici
pelose.
Spider-X lanciò un ruggito verso il cielo che fece vibrare tutte le finestre
del quartiere.
"Salve, sono della Lived assicurazioni... vorrei
proporle il nostro ultimo pacchetto assicurativo." Davanti alla porta di
casa Harkness vi era un uomo sulla trentina, coi
capelli neri e due baffetti che spuntavano agli angoli della bocca.
"Uh... si, entri pure..." lo invitò Jinx.
L'uomo sorrise, fece un passo e subito una scarica avvolse il suo corpo, ne
strappò i vestiti, e lo rispedì in mezzo alla strada rivelando la sua vera
forma: un demone dalle sembianze scimmiesche.
"È divertente!" commentò Jinx, mentre il
demone scappava via guaendo.
"Non se ne parla nemmeno per scherzo!" gridò una voce all'interno
della casa.
Jinx si voltò, chiudendosi la porta alle spalle, e si
diresse verso il salotto, dove una atterrita Iskelior
stava strillando.
"Non lo terrò addosso, mai e poi mai!" si riferiva al vestito che le
aveva fatto indossare la Harkness, sembrava uscito da
un film di pionieri, aveva una lunga gonna nera, sopra vi ricadeva un
grembiulino bianco, il busto era cinto da un corpetto e sulla testa aveva una
cuffietta.
"Ho visto un vestito simile nella lettera scarlatta..." commentò Jinx, prendendo in braccio Modred.
"In effetti, non è proprio all'ultima moda… ma è quanto di più moderno
posso offrirti.." disse la Harkness.
"Preferisco essere di nuovo esiliata per duemila anni piuttosto che tenere
questa cosa addosso!" ringhiò Iskelior, mentre
in un angolo Kyllian rideva nascondendo il volto tra
le mani.
"Forse nella stanza gli ospiti c'è qualche vestito rimasto dall'ultima
visita di Wanda..." Mormorò l'anziana donna uscendo dalla stanza.
Al piano di sopra, Sam era al capezzale di Victoria.
La ragazza proseguiva il suo sonno mistico, ma sul suo volto aveva
un'espressione placida, come se stesse facendo un bellissimo sogno, sul suo
grembo era poggiato il Darkhold, la Harkness aveva detto che era meglio tenerlo vicino alla
ragazza, perché, qualunque cosa fosse successa, probabilmente aveva proprio un
legame con il potere del libro.
Sam poggiò una mano sulla guancia della ragazza "Vicky...
dove sei in questo momento?"
Spider-X lanciò una raffica di proiettili acidi dalla bocca.
L'Uomo Ragno li evitò con delle capriole, lasciandoli andare a corrodere il
muro alle sue spalle.
"Non è affatto carino, non ci vediamo da anni e l'unica cosa che sai fare
è sputarmi addosso!" Peter lanciò la sua ragnatela verso la creatura,
avvolgendolo, ma a Spider-X bastò gonfiare i muscoli per spezzarla.
"Io ti ammiro Uomo Ragno..." la voce della creatura era come un
gorgoglio "Non voglio ucciderti, ma se mi intralci ancora non mi lasci
altra scelta!"
"Ah, se avessi un penny per ogni volta che l'ho sentito!" l'Uomo
Ragno saltò a colpirlo con un calcio contro il testone, facendolo cadere dal
tetto.
Spider-X tessé rapidamente la sua tela e si andò a piazzare sul muro del
palazzo di fronte.
L'Uomo Ragno saltò nel vuoto per seguirlo; il senso di ragno nella sua testa
pizzicò. Si tenne pronto a schivare un attacco della creatura, ma si accorse
troppo tardi che non era di quello che voleva avvertirlo il pizzicore.
Spider-X aveva teso un'enorme ragnatela tra i due palazzi e ora l'Uomo Ragno vi
era finito proprio nel mezzo.
"Suppongo che tutto ciò dovrebbe essere divertente da vedere..."
mormorò l'Uomo Ragno mentre sforzava i muscoli per liberarsi dalla sostanza
vischiosa.
"Perché ridete tutti?" Spider-X si era spostato in cima alla
ragnatela "Perché? Sono diventato un super eroe... la gente non dovrebbe
ridere..." iniziò a scendere verso l'Uomo Ragno "Io proteggo la
gente... perché non lo capite? Non voglio fare cose brutte... " allargò le
fauci verso la testa dell'Uomo Ragno.
Spidey riuscì a strappare la tela un attimo prima che
la bocca della creatura gli strappasse via la testa con un morso e saltò via,
tornando sul soffitto del palazzo.
Quando guardò giù, si accorse che Spider-X era sparito, rimaneva solo l'enorme
tela che si stava andando lentamente disfacendo.
"Oookey... Almeno adesso so chi è che devo
cercare. Forse è meglio andare al Bugle e fare
qualche ricerca sul ragazzo, magari rintracciando i suoi movimenti degli ultimi
anni..." l'Uomo Ragno saltò giù dal palazzo, aggrappato ad una liana di
tela "Ragnocidio... tsk,
come mi è venuta un'idea così assurda in testa?"
"Salve, sono della azienda dolciaria Nomed e mi
chiedevo se volesse provare..." alla porta di casa Harkness
vi era una ragazza bionda che teneva in mano una scatola aperta di ciambelle.
"Si certo, entri pure." Sbuffò Jinx senza
farle finire la frase.
Anche stavolta la scintilla scagliò in aria la ragazza che rivelò il suo vero
aspetto: era un demone alle sembianze di rapace.
Mentre il demone volava via, Jinx richiuse la porta
"Dopo un po' diventa noiosa come cosa..."
Prossimamente
Darkhold#7
Salì sulla grondaia
Spider-X è tornato e la misteriosa Ditta è intenzionata ad Usarlo per
recuperare il Darkhold! All'oscuro di tutto, i
Redentori proseguono la loro vita di ogni giorno, continuando a proteggere Vicky dai continui attacchi dei demoni!
"Mamma! Mamma! Guarda cosa mi ha comprato papà!" il bambino
corse verso la madre tendendo un fumetto.
La donna sorrise carezzandogli la testa.
"I super eroi sono fortissimi, mamma!" esclamò il bambino, poi si
voltò verso il padre "Vero papà?"
L'uomo lo prese in braccio "Si Brian... I super Eroi lottano contro i
criminali per portare la giustizia. Sono delle brave persone, perché
impediscano che la gente soffra."
"Papà voglio diventare anche io un super eroe!"
Un super eroe...
Come un eco risuonava questa frase nella testa di Spider-X.
Guardò ai suoi piedi, dove strisciava lo scippatore che aveva appena fermato.
Quante persone aveva già fatto soffrire? E quante ne avrebbe fatte soffrire nel
futuro?
L'uomo si alzò ed iniziò a correre.
Spider-X tese la tela, che si legò attorno alla testa dell'uomo e la tirò con
un colpo secco, decapitandolo sul colpo.
Impedire la sofferenza delle persone... Era questo che doveva fare, in quanto
eroe...
E prima di tutto, avrebbe dovuto impedire che fosse sua madre a soffrire.
#7
- Salì sulla grondaia
"Giù Jinx!" Sam afferrò il ragazzo e lo
gettò in casa, mentre con l'altra mano tirava fuori la pistola e la puntava
contro il grosso gargoyle.
Sparò un colpo, che prese la bestia alla spalla, senza procurargli troppo
dolore, dato che gli fu subito addosso.
Kyllian era in mezzo alla strada, avvolto nelle spire
di un demone serpente.
"Ugh... déjà
vu..." mormorò mentre il suo bastone emanò un intenso vento che spazzò via
il serpente.
"Sarei grato, nel ricevere un po' d'aiuto!" gridò Sam evitando gli
artigli con cui il Gargoyle ghermiva l'aria.
Kyllian portò le mani avanti e una luce si sprigionò
dalle sue dita "Che il mio nemico non abbia scampo/quando l'attacca una
freccia di lampo"
La creatura fu colpita dalla scarica, si trasformò in pietra e si
polverizzò.
"Cominci a invecchiare, Buchanan." Ridacchiò Kyllian
"hai bisogno di aiuto per un pesce così piccolo?"
Sam lo guardò di traverso e rientrarono dentro.
"Perché non mi hai fatto partecipare?" Jinx
sbatté i piedi per terra.
"Perché sei ancora un bambino." Rispose laconico Sam.
"Questo bambino ha tenuto tesa a Zarathos, nel
caso te lo fossi dimenticato!" rimbeccò Jinx
"Se ci fosse Modred avrebbe per me il rispetto
che merito."
"Appunto, se ci fosse. Ma, guarda caso, non c'è. Perché non vai a
cercarlo?" lo punzecchiò Sam.
Jinx si morse il labbro, poi afferrò la giacca
poggiata sull'appendiabiti all'ingresso e uscì "Sei un rompiscatole,
Sam!"
Con aria noncurante, Sam svuotò il caricatore della pistola ed iniziò a
ripulirla.
"Sei proprio uno stronzo, Buchanan.. che ti ha fatto il ragazzo per
trattarlo così?" sbottò Kyllian gettandosi su
quella che ormai aveva eletto a sua poltrona preferita.
Sam tenne gli occhi fissi sull'arma "E' avventato. si muove senza pensare
alle conseguenze... in guerra non..."
"Non siamo in guerra!" sospirò Kyllian
"E... santo cielo, è un ragazzino! Avrà tutta l'esperienza di questo
mondo, ma non ha neanche diciotto anni... non puoi trattarlo come fosse adulto!
E' normale che sia avventato."
"Non posso passarci sopra, quando la sua avventatezza mette in pericolo
tutti, come al circo!"
"Ah!" Kyllian lo fissò sollevando un
sopracciglio "Questo spiega molto... Colpa sua lo scontro con il Circo del
Crimine, colpa sua lo stato di Vicky, molto maturo da
parte tua Buchanan, mettere tutta la responsabilità sulle spalle di un
ragazzino."
"Continua con quella tua aria da saputello..." ringhiò Sam
mostrandogli il pugno.
"E cosa farai?" sorrise Kyllian "O
meglio dire.. cosa farai mentre io ti spedisco in orbita con un
incantesimo?"
A spezzare l'atmosfera di tensione ci pensarono Mrs. Harkness
e Iskelior, che rientrarono in quel momento con la
spesa.
"Com'è andata la mattinata?" chiese Iskelior,
lasciando le buste all'ingresso.
"Il solito..." rispose Kyllian tenendo gli
occhi fissi su Sam "Un cappuccino, il giornale del mattino e l'attacco di
un paio di demoni." Si voltò verso l'anziana donna "E voi? Ci sono
notizie? Siete riuscite a contattare Strange?"
Mrs. Harkness e Iskelior si
scambiarono un'occhiata, poi la donna rispose "no, contattare Stephen si
sta rivelando più problematico del previsto."
"Bah... forse è meglio che vada cercarlo io!" Kyllian
si alzò dalla poltrona.
"No!" esclamarono all'unisono Iskelior e
Agatha.
Kyllian le guardò stranito.
Iskelior roteò gli occhi imbarazzata "Ecco...
no..." poi si piantò le mani sui fianchi "Non finché non mi avrai
aiutato a mettere a posto la spesa! Mi sarò persa i moti di emancipazione, ma
non mi piace che mi si mettano i piedi in testa!"
E Così dicendo prese le buste da terra e le mollo addosso a Kyllian.
Peter Parker, alias l'Uomo Ragno, stava controllando gli archivi del Daily Bugle al computer.
Le informazioni riguardo Spider-X che avevano pubblicato sull'enciclopedia
multimediale dell'Uomo Ragno erano vaghe ed incomplete, e, visto che da quel
che ricordava la battaglia con Spider-X di qualche anno prima aveva attirato
l'attenzione della cronaca (essenzialmente perché era stata l'occasione per
accusare l'Uomo Ragno di essersi trasformato in un mostro) quello era il punto
ideale per iniziare la sua indagine.
Fece scorrere con il mouse le prime pagine, fino a giungere a quella che lo
interessava.
Lesse con attenzione le testimonianze dei conoscenti di Brian Kornwell e della madre.
Poi si collegò ad Internet e immise il nome della madre di Brian sul sito della
compagnia telefonica, per vedere dove avesse domicilio.
Trovato quello, avrebbe avuto un punto da cui iniziare la sua indagine.
Jinx calciò una lattina vuota facendola rotolare sul
marciapiede.
Era da un po' che ormai convivevano tutti insieme, ma forse, essendo troppo
occupati a dare la caccia al Darkhold, non avevano
notato quanto fosse indisponente.
Si sentiva così solo, alla fin fine non avevano mai smesso di trattarlo come un
bambino, l'unica che aveva un po' di rispetto per lui era Victoria, e adesso
era in coma.
Come sempre, le persone a cui voleva bene si allontanavano da lui, come Modred... o come sua nonna...
"Dove sei nonna?" si chiese, pensando che era da un sacco che non ne
vedeva lo spirito.
Come per rispondere alla sua chiamata, davanti ai suoi occhi apparve lo spettro
di Louise Hastings.
"Dove eri finita nonna? Non ti vedo da prima dei guai con il Circo del
Crimine!" esclamò il ragazzo.
La donna spiegò, parlando con una voce che poteva sentire solo Jinx nella sua testa, che non poteva entrare nella casa di
Agatha Harkness, perché era pur sempre uno spettro e
la casa della strega era schermata contro intrusioni di quel tipo.
Quindi, quando Jinx le avesse voluto parlare avrebbe
necessariamente uscire fuori.
"Sono successe un sacco di cose nonna..." mormorò Jinx
"Il Darkhold è stato riunito... e l'anima di Vicky ha abbandonato il suo corpo..."
Louise spiegò a Jinx di essere già al corrente di
tutto: nella sorta di limbo in cui il suo spirito giaceva quando non si
manifestava nel piano del reale, aveva per un attimo intravisto l'anima di Vicky.
Era stata come una visione distorta, aveva pensato al peggio, cioè che la
ragazza fosse morta, ma quando aveva cercato di raggiungerla, era sparita nel
nulla.
"Nonna... siamo in un momento così difficile... e io, mi sento tanto
solo..." Jinx guardò lo spirito di Louise
sorridergli con dolcezza, come per confortarlo e poi sparire.
Sospirò e si rimise a camminare, continuando a calciare la lattina che Modred non perdeva occasione di rincorrere. Infine, giunse
nei pressi di un parco, dove un gruppo di ragazzi stava giocando a calcio.
Si trovò ad invidiarli: si poteva dire, che preso in mezzo alla lotta tra
mostri e demoni, Jinx avesse perso quel periodo della
sua vita dedicato ai giochi e al divertimento.
"Ciao..." a fianco a Jinx era comparsa una
ragazzina bionda, indossava una giacca azzurra ed un basco blu scuro e teneva
le mani dietro la schiena.
"Ciao..." rispose il ragazzo, confuso da quell'improvvisa
apparizione.
"Ti va di giocare con me?" chiese la ragazzina con un sorriso.
Tra i piedi di Jinx, Modred
ringhiò sommessamente.
"Beh. Perché no?"
La ragazzina lo prese per mano ridendo e lo trascinò con se nel parco.
Rientrando dal tunnel da cui era uscito sotto le sembianze di Brian Kornwell, Spider-X ritornò nella stanza bianca.
Centurious, Infarto e l'uomo in nero lo attendevano
dietro il vetro a specchio.
"Io... ho fatto quello che mi avete chiesto..." ringhiò la creatura
"Adesso... lasciate libera mia madre..."
"Si è finalmente stabilizzato sulla forma di Spider-X" fece l'uomo in
nero, sempre nascosto tra le ombre.
"Io penso che adesso sarà più difficile manipolarlo..." sentenziò Centurious.
"Dici?" nelle ombre scintillò il sorriso dell'uomo.
Allungò una mano e attivò l'altoparlante "Siamo fieri di te Spider-X, sei
riuscito nella prima parte del compito che ti avevamo dato... Riottenere il tuo
pieno potenziale. Ma adesso dobbiamo passare alla seconda fase."
"Non avete parlato di una seconda fase! Rivoglio mia madre!" ruggì la
bestia e iniziò a picchiare contro il vetro.
"Continua a comportarti così e saremo costretti a punire tua madre per il
tuo comportamento." Fece, laconico, l'uomo in nero.
Spider-X fece un passo indietro, emettendo un borbottio.
"Bravo ragazzo... La missione che ti affidiamo è semplice. Raggiungi il
New Jersey. Trova questa casa." Il vetro, che era anche uno schermo,
mostrò l'immagine della casa di Agatha Harkness
"Dentro questa casa c'è un libro, il Darkhold.
Non c'è bisogno che ti spieghi com'è, sono sicuro che, quando lo vedrai lo
riconoscerai."
Spider-X guardò con i sei occhi l'immagine della casa, poi si lanciò nel tunnel
risalendo verso la superficie.
Peter Parker suonò nuovamente il campanello dell'appartamento, ma non
ricevette nessuna risposta.
"E' inutile che continui." Fece una donna facendo capolino dalla
porta di fronte "Non c'è nessuno da più di un mese..."
"Come? Non sa dov'è andata la signora Kornwell?"
chiese Peter.
"No... e se non se ne va sarò costretta a chiamare la polizia!" e
chiuse la porta con un tonfo.
Peter scommise la sua collezione di gialli di Agatha Christie (ok, in realtà
erano di zia Anna, non suoi, ma il significato non cambiava) che c'era un
qualche collegamento tra la sparizione della donna e il ritorno di Spider-X.
Così, qualche minuto dopo, nei panni del suo alter ego in calzamaglia, Peter si
arrampicò per la parete giungendo davanti alla finestra di casa Kornwell.
La finestra era stata lasciata socchiusa, quindi l'Uomo Ragno si limitò a
sollevarla senza bisogno di forzarla.
L'appartamento era sicuramente abbandonato da almeno un mese: un lieve strato
di polvere copriva ogni cosa.
Tutto era però in ordine: Mrs. Kornwell doveva
proprio essere una persona metodica.
Muovendosi per la casa, alla ricerca di qualcosa che attirasse la sua
attenzione, l'Uomo Ragno notò qualcosa che rompeva il perfetto ordine: un
cordless abbandonato a terra.
Peter lo raccolse da terra, era un modello che registrava sia le chiamate in
uscita che quelle in entrata.
"Se una persona ordinata come la signora Kornwell
ha abbandonato il telefono a terra, l'unica ipotesi plausibile e che abbia
ricevuto una telefonata prima di uscire... Okay, non regge molto ma è l'unica
pista che ho..." premette il pulsante della memoria del telefono e segnò
su un foglietto l'ultima chiamata ricevuta e quella effettuata, poi abbandonò
l'appartamento per effettuare delle ricerche su quei numeri.
Agatha Harkness entrò in cucina, dove Iskelior stava affettando una carota.
"Ti sei fatta sfuggire qualcosa?" sussurrò alla ragazza.
"Sono stata muta come una tomba..." rispose Iskelior
senza spostare gli occhi dalla carota.
"Bene, perché se ho capitato anche solo un po' la personalità di Kyllian, la sua reazione alla scoperta che Stephen ha
eletto Rintrah nuovo Mago Supremo potrebbe essere
abbastanza violenta..." sospirò l'anziana.
"Oh questo di sicuro..." fece Iskelior
agitando il coltello "Anche se fa sempre finta che non gli interessi
niente della cosa... Lui ci teneva eccome! Non passava giorno, quand'eravamo
nell'altra dimensione, senza che non me ne parlasse! Ovviamente se si escludono
quei giorni che passavamo interamente a..."
"Iskelior! Ti ho già spiegato che una ragazza
non dovrebbe fare di questi discorsi!" esclamò scandalizzata la Harkness.
"Uff.. come sono complicati i costumi dei giorni d'oggi!" Iskelior riversò le verdure tagliate in una pentola "E
poi non capisco perché mi fate tante storie quando quell'avvocatessa in tv non
fa altro che parlare di sesso e nessuno le dice niente!"
La vecchia strega si potrò una mano alla testa con fare sconsolato.
D'un tratto, le mura della casa iniziarono a tremare.
"Che succede?" esclamò Iskelior.
"Qualcosa si avvicina. La casa lo percepisce. E' qualcosa di abbastanza potente
da turbarne le difese mistiche." La Harkness si
alzò di scatto e si diresse verso il salotto.
"Questo vuol dire che la cena è rimandata..." Iskelior
spense la fiamma sotto il fornello e la seguì.
Le due si riunirono nel salotto con Kyllian e Sam.
"Quella che si sta avvicinando è una minaccia molto più pericolosa dei
demoni minori che abbiamo affrontato in questi giorni, per cui..." Le
parole della Harkness vennero interrotte dallo
scroscio dei vetri della finestra, finita in pezzi a causa di un getto di
ragnatela che penetrò all'interno del salotto.
"Ok, ne parleremo la prossima volta!" Sam imbracciò un fucile e corse
verso la porta, seguito dai compagni.
Ma appena usciti dalla casa, si trovarono tutti e quattro imprigionati in
un’enorme tela che ricopriva buona parte del quartiere.
Al centro della tela, vi era Spider-X.
"Ma io quello... lo conosco..." ringhiò Sam mentre cercava di
liberarsi della presa della tela "E' Spider-X.. credevo quel bastardo
fosse crepato anni fa!"
"Il... Darkhold... sono... qui per
questo..." il borbottio uscì sommessamente dalla bocca di Spider-X. Per
lui diventava sempre più difficile formulare frasi complesse.
"Ma che novità!" mormorò Kyllian.
"Amore, sai, non mi permetterei mai di dirti cosa fare..." fece Iskelior dibattendosi nella tela "Ma non pensi sarebbe
il caso di mandare in pezzi questo schifo con un incantesimo?"
"Tipo una fiammata? Così magari carbonizzo anche noi quattro?" sbottò
Kyllian.
"Sarebbe inutile... questa tela è dotata di un potere mistico..."
spiegò la Harkness "Non possiamo lanciare
incantesimi mentre ci tieni prigionieri..."
Spider-X iniziò a correre lungo la tela, in direzione dei Redentori.
In quel momento, una sfera di luce attraversò l'isolato infrangendosi contro
Spider-X e disfacendo parte della tela.
Il ragno cadde a terra, ma si rialzò subito e guardò dall'altra parte della
strada.
Jinx era in piedi sul marciapiedi, accanto a lui Modred abbaiava furiosamente.
"A quando pare sono arrivato giusto in tempo!" La mano di Jinx si illuminò e il ragazzo tracciò un pentacolo
nell'aria, che poi si trasformò in un'altra sfera di luce che tornò a colpire
la tela.
Spider-X si getto verso di lui con le fauci aperte, ma una fucilata alla spalla
lo fece ricadere a terra prima che potesse raggiungere Jinx:
Sam e gli altri si erano liberati dalla tela grazie all'attacco di Jinx che ne aveva indebolito la trama.
I Redentori accerchiarono lentamente Spider-X.
"Quindi è più di un mese che non ha notizie di sua figlia? No io...
chiamo per conto del lattaio... Come, sua figlia è allergica al lattosio? Ah,
ecco.. sshhh shh scusi la
linea è disturbata shh shh
devo chiudere!" Peter poggiò la cornetta e cancellò il primo numero dalla
lista.
L'ultima chiamata effettuata dalla signora Kornwell
era stata fatta all'anziana madre, nulla di utile per rintracciarla.
Il secondo numero non gli aveva offerto di certo maggiori informazioni: aveva
squillato a vuoto senza ottenere risposta.
Era l'unico spunto su cui aveva da indagare però.
Decise di rintracciare l'indirizzo corrispondente a quel numero su internet.
Spider-X emise un sibilo dalla bocca e spiccò un poderoso balzo in aria
seguendo la linea retta.
A mezz'aria aprì la bocca tessendo un'altra ampia tela, dalla cui portata i
Redentori si tennero lontani.
"Non credete che dovremmo mettere al sicuro Vicky?"
chiese Sam guardando verso l'alto.
"Victoria Montesi è al sicuro!" fece
indispettita la Harkness "Per quanto potente sia
questa creatura, non le sarà facile entrare nella casa!"
Spider-X spalancò di nuovo le fauci, e un getto di ragnatela di allungò verso
la casa della strega, sradicando la finestra e parte del muro.
Un'altra ragnatela si insinuò nel buco e stavolta ne trasse fuori Victoria.
Era avvolta nel lenzuolo e teneva stretto contro il ventre il Darkhold.
Spider-X prese la ragazza sotto braccio e la strinse a se.
"Penso che a questo punto, se Sam non fosse un tale esempio di compostezza
e autocontrollo..." disse Iskelior alla Harkness "... le avrebbe già detto: ‘Te l'avevo
detto!’"
Su Darkhold#8
Nella morsa del ragno:
Spider-X si è impossessato del Darkhold, la vita di Vicky è di nuovo in pericolo, ritorna il nostro amato ragno
di quartiere e, alla fine, scopriamo l'identità nell'uomo in nero!
Infarto entrò nella stanza dove la
attendevano Centurious e l'uomo in nero.
"Le nostre spie nel quartiere ci hanno appena comunicato che Spider-X ha
raggiunto la base dei Redentori." Annunciò la ragazza.
Nell'ombra, gli occhi dell'uomo in nero brillarono.
"Ora possiamo liberarci dell'ostaggio? Tra poco avremo il Darkhold, lei non ci serve più!" chiese Centurious.
L'uomo in nero sorrise "Abbiamo il Darkhold? Tu
lo vedi tra le nostre mani? Io no..."
"Non sarà di certo un problema per Spider-X portarcelo!"
"Tu dici? Io non ne sarei convinto..."
Centurious strinse i pugni sui braccioli "Insomma!
Sapevi già della crisi infernale, l'hai usata per risvegliare il potere oscuro
di Brian Kornwell, sapevi dove sarebbe stato
custodito il Darkhold, sembra che ogni evento
mondiale ti sia già noto prima che accada e tu stesso affermi di venire dal futuro...
ma non sai se Spider-X porterà a termine la missione!"
"Perché io conosco le variabili che influenzano il corso degli eventi, mio
caro uomo senz'anima..." rispose l'uomo "Ma la mia stessa presenza in
questo tempo è una variabile che viola il sottile equilibrio costituito dalle
altre variabili... "
"E questo cosa vuol dire?" fece Infarto
L'uomo sorrise "Che la vita diventa noiosa se non è imprevedibile..."
#8 - Nella morsa del ragno
"Taranis
io ti invoco/ scatena una tempesta di f..." Sam diede una spinta a Kyllian prima che potesse finire di formulare
l'incantesimo.
"Ma sei pazzo? Vicky è accanto a quel mostro,
corri il rischio di colpirla!" lo sgridò l'uomo.
"Parla quello che l'ultima volta le ha sparato addosso..." sibilò il
mago.
Spider-X si era intanto avvicinato a Victoria ed aveva cominciato ad avvolgere
il suo corpo e il Darkhold in un fagotto di tela.
Sam impugnò il fucile, prese bene la mira e premette il grilletto.
Il proiettile volò dentro la spalla del demone, che lanciò un urlo, perse la
presa e cadde per qualche metro, per poi riattaccarsi alla tela.
Sam sparò, ma Spider-X questa volta fu più veloce: saltò evitando il proiettile
e si gettò contro l'uomo.
Kyllian e Jinx lanciarono
in contemporanea due incantesimi, facendo volare il ragno dall'altra parte
della strada.
La Harkness disegnò dei cerchi nell'aria con le mani
e il marciapiede ribollì; da esso si levarono due mani d'asfalto che
agguantarono Spider-X per le gambe.
La creatura si dibatté per liberarsi, lanciò un grido stridulo e dalla sua
bocca fuoriuscì una sfera d'energia, che venne prontamente bloccata da uno
scudo magico di Iskelior.
"Pensavo sarebbe stato più difficile..." constatò Jinx.
Spider-X calò con violenza i pugni per terra: l'intera strada si crepò e le
mani evocate dalla Harkness si ritirarono, il ragno
si lanciò di nuovo su Sam.
Sam puntò di nuovo il fucile e sparò contro la testa della creatura: un pezzo
del volto fu letteralmente staccato via e un liquido verdognolo iniziò a colare
dalla ferita.
Spider-X portò le mani alla faccia, lanciando un verso acuto e iniziò a
barcollare.
"Adesso... diamogli il colpo di grazia!" ordinò Sam ai compagni.
Ma prima che potessero muoversi, Spider-X compì un poderoso balzo, spalancò le
braccia e una fittissima tela si tese rapidissima intorno a lui.
I Redentori si ripararono dietro uno scudo di Iskelior,
mentre i fili di ragnatela saettavano nell'aria.
Davanti ai loro occhi, l'intero quartiere venne ricoperto dall'intrico della
tela e Spider-X avvolse il proprio corpo in un bozzolo.
Peter Parker alzò lo sguardo e
osservò il palazzo dove l'aveva condotto il numero di telefono che aveva
trovato a casa della signora Kornwell.
Era la sede di una ditta di trasporti semi sconosciuta.
Dubitando seriamente di trovare una pista valida, Peter Parker entrò
nell'atrio: una sala ampia e luminosa, dal pavimento in marmo, sulle cui pareti
spiccavano grandi quadri.
"Buongiorno e benvenuto alla Future trasporti! In cosa posso
aiutarla?" chiese una donna dietro una scrivania facendogli un ampio
sorriso.
Peter si grattò la testa "Ecco, io starei cercando una donna... fa Kornwell di cognome, secondo le mie fonti dovrebbe aver
ricevuto una telefonata da..."
L'espressione sul volto della donna cambiò, lasciando posto ad uno sguardo
torvo "Mi spiace, nessuna Mrs. Kornwell lavora
nei nostri locali. Ora la prego di andare."
"Ma veramente..."
"O sarò costretta a chiamare la sorveglianza."
Peter uscì, ma qualche minuto dopo si apprestava ad entrare da una finestra dei
piani più alti nei panni dell'Uomo Ragno.
Con grande disappunto, l'Uomo Ragno si trovò in una stanza decadente e
polverosa, dai muri pieni di muffa e il soffitto pericolante, che mal si
confaceva alla facciata del palazzo.
Si avvicinò ad una porta da cui provenivano due voci.
Una donna (la riconobbe per quella che stava nell'atrio) stava parlando con un
uomo, ma la voce di quest'ultimo era disturbata, come se provenisse da un
telefono o qualcosa di simile.
"Le dico che cercava Mrs. Kornwell... deve
essere in qualche modo risalito a noi!" la voce tradiva un certo
nervosismo.
"Stia tranquilla. Ormai il piano è ultimato. Spider-X è quasi entrato in
possesso del Darkhold, quindi la Ditta non ha più
bisogno della donna. La elimini in modo da non correre più rischi."
La discussione si concluse, il senso di ragno pizzicò e l'Uomo Ragno saltò sul
soffitto.
La porta si aprì e la donna entrò nella stanza, proseguendo verso una scala.
L'Uomo Ragno le fece scivolare addosso una ragno-spia e la seguì fino ad una
porta blindata.
La donna l'aprì, ma prima che potesse entrare, una ragnatela le blocco le gambe
e la bocca.
L'Uomo Ragno entrò nella stanza e trovò, legata ad una sedia, una donna priva
di sensi che riconobbe come Mrs. Kornwell.
"Toh... vuoi vedere che per una volta nella mia vita sono stato
fortunato?" si chiese l'Uomo Ragno mentre si avvicinava alla donna.
In quel momento dalla porta entrò una dozzina di uomini con un'uniforme nera ed
un cappuccio calato sugli occhi, che lo puntarono con dei fucili laser.
"Come non detto..." l'Uomo Ragno tessé la sua tela verso il soffitto
e diede uno strattone, facendolo crollare sul piccolo esercito: prese in
braccio Mrs. Kornwell e saltò nell'apertura appena
creatasi.
Dopo una rapida corsa, l'Uomo Ragno si trovò sul tetto, poi cominciò ad
allontanarsi, saltando di palazzo in palazzo, finché non si trovò a qualche
isolato di distanza dalla Future.
In quel momento Mrs. Kornwell si svegliò e, quando si
rese conto di star volteggiando sui tetti iniziò a colpire l'Uomo Ragno sul
petto "Lasciami andare! Fammi scendere!"
"Come vuole Madame!" L'Uomo Ragno scese a terra e la donna poggiò i
piedi sul marciapiede "Cortesemente... vuol dirmi come è finita in quel
posto?"
"Io... non ricordo bene... ho ricevuto una telefonata... mi dicevano che
Brian era vivo e di recarmi a quell'indirizzo per trovarlo... Ma poi mi hanno
catturato e mi hanno usato per ricattare Brian.." gli occhi della donna si
illuminarono "Brian! Il mio bambino! Loro... lo hanno usato! Dobbiamo
aiutarlo!"
L'Uomo Ragno si passò una mano sul mento "Ho sentito che l'hanno mandato a
prendere il Darkhold... ma non ho la più pallida idea
di dove sia..."
"Sospendiamo un attimo il servizio sui bambini spariti per una notizia
giunta ora dalle agenzie: sembra che un intero quartiere di Newark sia stato
ricoperto da un fitto strato di una non meglio specificata sostanza, in
apparenza una ragnatela. Le forze dell'ordine stanno cercando di recarsi sul
posto, ma le vie d'accesso sembrano bloccate e..." gracchiò in
quell'esatto momento la televisione esposta nel negozio di elettrodomestici
davanti cui si trovavano.
"Quando si dice la divina provvidenza..." l'Uomo Ragno prese Mrs. Kornwell per la vita "Scommettiamo che il suo bambino
c’entra in questa storia?"
Sam e Jinx
si stavano arrampicando sulla tela per raggiungere il punto in cui erano
imprigionati Vicky e il Darkhold.
Da terra, Modred abbaiava per incitarli.
"Come facciamo a liberare il quartiere da questa tela?" chiese Iskelior alla Harkness.
"Potrei provare a dare fuoco a tutto..." suggerì Kyllian.
"Comprese anche le abitazioni avvolte nella tela?" lo guardò scettica
la Harkness "Penso che per sfaldarla dovremo
distruggere il punto da cui è stata generata." E indicò il bozzolo, dentro
cui si era rinchiuso Spider-X, che stava pulsando come un cuore.
"A questo ci penso io!" Kyllian portò una
mano avanti e un'altra accanto alla nuca, come ad impugnare un arco invisibile
"Dammi il potere della caccia/e guida al bersaglio questa mia
freccia!"
Una freccia di luce si formò sulla punta delle dita di Kyllian
e volò a colpire il bozzolo, aprendo un taglio sul fianco.
Dalla fessura, uscì una lunga zampa, arcuata e pelosa.
"Quello cos'è?" chiese Iskelior.
Il bozzolo esplose e dal suo interno comparve un gigantesco ragno.
"Spider-X... deve aver raggiunto un ulteriore livello di mutazione! Adesso
è diventato un vero ragno." Esclamò la Harkness.
Agitando le otto zampe, il ragno si mosse in direzione di Victoria.
"Sam! Jinx! Attenti!" gridò Kyllian.
Sam e Jinx, che non si erano accorti di niente,
videro Spider-X solo all'ultimo momento e non poterono fare altro che gettarsi
giù dalla tela, sbattendo violentemente contro il marciapiede.
Spider-X allungò le zampe, afferrò Victoria e il Darkhold,
strappandoli via dalla tela e iniziò a correre via.
Sam, alzandosi da terra, lottò contro il dolore alla spalla e impugnò il
fucile, ma la tela che lo circondava si animò e avvolse l'arma strappandogliela
di mano.
L'intera ragnatela si era indurita ed animata come fosse viva, attaccando i
Redentori da tutte le parti, tramite spire che fendevano l'aria.
Intanto, la corsa di Spider-X sulla tela venne interrotta dal calcio dell'Uomo
Ragno, la creatura perse la presa su Victoria che cadde verso terra, venendo
però provvidenzialmente bloccata da una rete allargatasi dall'intrico di
ragnatela magica.
L'Uomo Ragno riconobbe i lembi del costume sul corpo del grosso ragno
"Spider-X? Sei migliorato dall'ultima volta! Devi dirmi chi è il tuo
estetista!"
La creatura si limitò a lanciare un grido stridulo e caricò, con le zampe
alzate e le fauci spalancate, contro l'Uomo Ragno.
Sotto di loro, Mrs. Kornwell cercava di farsi largo
nel fitto intrigo della tela, mentre a qualche metro di distanza, lo spettro di
Louise Hastings la osservò per qualche secondo, per poi sparire e riapparire
vicino al nipote.
"Nonna?" Jinx si voltò e ascoltò quello che
Louise aveva da dirgli.
"Sam! Mia nonna ha detto che la madre di Brian Kornwell
è qui! Dice che potrebbe essere la chiave per farlo desistere dal suo
attacco!"
"Allora..." Sam si liberò della tela che gli aveva avvolto le braccia
"Dobbiamo cercare di raggiungerla!"
Agatha Harkness alzò le mani e una luce illuminò la
strada: la tela d'improvviso si bloccò. "La terrò ferma per qualche
minuto... sfruttate questo tempo per trovare la donna."
Nel frattempo, L'Uomo Ragno proseguiva la sua lotta con Spider-X sul filo della
tela.
La creatura gli sputò contro una raffica di proiettili acidi che l'Uomo Ragno
evitò con una serie di capriole, lasciandoli andare a corrodere la struttura
della tela.
"Ancora questo vizio di sputare addosso alla gente?" l'Uomo Ragno
cercò di colpirlo con un calcio, ma il ragno alzò di scatto una zampa
gettandolo contro la tela.
Stordito per il colpo e invischiato nella tela, l'Uomo Ragno vide Spider-X
sovrastarlo con una luce che iniziava a brillare tra le fauci "Oh cielo...
se la tua saliva è acida non oso pensare il tuo alito..."
Spider-X lanciò una fiammata di energia verso l'eroe, ma l'attacco venne reso
inefficiente da uno scudo erto all'ultimo momento da Iskelior.
La ragazza e i suoi compagni erano proprio sotto di loro, assieme a Mrs. Kornwell.
"Brian!" gridò la donna.
Spider-X agitò gli occhietti e lanciò uno stridio dalla bocca. Si lanciò verso
terra, recidendo con le fauci la tela, e giunse innanzi alla madre.
"Brian... sono io... sono la mamma..." la donna tese le braccia
"... non c'è motivo di continuare..."
Il ragno iniziò a rimpicciolire, il suo volto prese sembianze più umane "Mamma?"
Mrs. Kornwell prese il volto del figlio tra le mani e
lo carezzò.
"Mamma... mi hanno ridato il potere..." mormorò Brian mentre le
quattro braccia in più si ritiravano "Se gli riporto il libro... poi sarò
libero. E potrò diventare un super eroe... e salverò la gente... e papà...
anche se è in cielo... papà sarà fiero di me..."
"Brian... papà è sempre stato fiero di te..." Mrs. Kornwell lo baciò in fronte e Brian tornò completamente al
suo aspetto umano.
Il ragazzo si guardò le mani e poi scoppiò in un pianto isterico abbracciando
la madre "Mamma! Cosa ho fatto? Ho sbagliato! Scusami mamma... ma io
volevo che tu stessi bene... volevo che tutti stessero bene!"
"D’ora in poi staremo tutti bene, non ti preoccupare." lo consolò
Mrs. Kornwell.
La tela iniziò a polverizzarsi.
I Redentori alzarono lo sguardo, preoccupati per Vicky,
ma l'Uomo Ragno l'aveva presa tra le braccia e la stava conducendo a terra.
"Tutto già risolto? Beh, stavolta è stato più facile!" esclamò
poggiando Vicky a terra "Ah, la bella ragazza
nuda sta con voi?"
"Iskelior, Jinx,
riportate Vicky a casa." Disse Sam.
Jinx si mosse, ma Iskelior
rimase per un attimo immobile a guardare Mrs. Kornwell
abbracciare il figlio.
Jinx le toccò la spalla, lei si passò una mano sugli
occhi e lo seguì.
"Mi ricordo di te..." fece l'Uomo Ragno indicando Sam "Bengun, giusto?"
"Buchanan." Rispose guardandolo torvo.
"Cosa ne facciamo del ragazzo?" chiese Kyllian.
"Non è responsabile delle sue azioni. C'era qualcuno che lo
manipolava." Disse l'Uomo Ragno "Lo porterò alla polizia e poi
cercherò di fare in modo che lo portino al Ravencroft.
Sono sicuro che la Kafka riuscirà ad aiutarlo."
Brian aveva sentito le parole dell'Uomo Ragno e si era alzato di scatto: i suoi
occhi avevano cambiato colore e i suoi muscoli pulsavano "No... io non mi
separo dalla mamma! Non voglio!"
"Brian... non c'è motivo di arrabbiarsi." Mrs. Kornwell
lo prese per mano "Non ci separeremo... io ti sarò accanto e ti aiuterò a
superare questo momento..."
Le sirene della polizia risuonarono nell'aria.
"Beh, io qui ho finito… con il vostro permesso mi congedo!" esclamò
l'Uomo Ragno.
"Aspetta! Chi è che ha manipolato Brian Kornwell?"
gli chiese Sam.
"Mi sembra di aver capito che si chiami la Ditta... tenevano sua
madre nella sede della Future trasporti..." l'Uomo Ragno si grattò la
fronte "Non ti so dire altro. E dubito che mai saprò altro. Ma ormai ho
fatto il callo ad essere coinvolto in situazioni di cui non capisco
nulla!"
"Sam, qualcuno mirava al Darkhold... non
possiamo difenderlo in eterno! Dobbiamo chiedere aiuto a Strange!" esclamò
Kyllian.
"Ne parlerò con la Harkness..." Sam si
allontanò dirigendosi verso casa.
"Strange? Biondino dovresti aggiornarti!" fece l'Uomo Ragno.
"Di che parli?" chiese Kyllian.
"Strange non è più il mago supremo. Ha designato un successore ed
abbandonato questa dimensione. C'ero anche io a salutarlo... anche se a dir la
verità c'ero andato perché speravo in un bel rinfresco d'addio..." gli
spiegò l'Uomo Ragno.
Kyllian rimase a fissare davanti a se con la bocca
aperta.
L'Uomo Ragno lo guardò confuso per qualche secondo e poi lo salutò,
allontanandosi mentre la polizia raccoglieva la testimonianza di Mrs. Kornwell e portava via lei e suo figlio.
"Quindi qualcuno ha spinto
Spider-X ad attaccarci..." mormorò Agatha Harkness.
Avevano riportato Vicky al sicuro e la vecchia aveva
riparato la casa con un incantesimo.
"Ma chi può essere?" chiese Jinx "Chi
può sapere che siamo qui?"
"Ha parlato di una certa Ditta... e della Future Trasporti... domani
cercherò qualche informazione a riguardo..." annunciò Sam.
"Che fine ha fatto Kyllian?" chiese Iskelior guardando fuori dalla finestra "È quasi ora
di cena..."
"Spider-X ha fallito... questo
tuo piano non è andato a buon fine..." constatò Centurious.
"Tu dici?" l'uomo in nero si versò del vino in un bicchiere "io
invece penso il contrario... i nostri uomini hanno avuto modo di raccogliere
dati sulla magione della Harkness... informazioni che
frutteranno nell'immediato futuro..."
L'uomo osservò il riflesso del proprio viso verdognolo sul bicchiere
"Informazioni che mi permetteranno di cambiare il futuro, il futuro che
io, Hallowen Jack, ho già visto!"
prossimamente:
Darkhold#9
Come deve andare
Mentre Sam indaga sulla Ditta e un demone combina un brutto scherzo a Iskelior, per Kyllian giunge il
momento del confronto con il nuovo mago supremo, che lo porterà a riflettere
sul significato della propria vita.
NOTE DI CARLO MONNI
Anche questa Ultimate Edition è
stata compilata dal sottoscritto, viste le dimissioni di Xel,.
Come sempre, mi sono limitato ad una correzione degli errori, ma senza
intaccare la sostanza della storia. Per quanto riguarda le note, come nella
precedente UE, ho preferito lasciarle tali e quali, con alcune interpolazioni
mie identificate dal corsivo e dalla sigla NdC.
NOTE DI XEL
1)
E così
anche i Redentori se la sono vista con gli effetti dell'inferno...ed è
l'occasione per infittire un po' il mistero di Vicky
e anche degli uomini che tramano nell'ombra. La Harkness
entra nel team a tutti gli effetti... e cosa succederà ora? Beh... vi avevo
promesso che sarebbe partita una "serie-nella-serie"... falso! La
suddetta la troverete da tutt'altra parte (ovvero nell'antologica di prossima
partenza MIDNIGHT SONS) dal prossimo numero entriamo in nuovo ciclo di storie
che si incentrerà proprio su quei personaggi che tramano nell'ombra e che in
questo numero hanno risvegliato qualcuno.
2) Due piccole citazioni, una facilmente afferrabile riguardo gli avversari "casalinghi" dei Redentori, l'altra riguardo il personaggio di Misto che salta fuori da un fumetto di cui non vi dico niente (sono sadico! ;D)
3)
Torna in questa saga Spider-X, [per coerenza
con le altre traduzioni ragnesche avrebbe forse dovuto essere chiamato Ragno X,
ma così non fu all’epoca di pubblicazione di queste storie e così è rimasto. NdC] personaggio poco conosciuto apparso in un Midnight
Sons Unlimited inedito in
Italia (di cui trovate il riassunto qui), che diede
parecchi problemi ai nostri eroi, che si trovarono a doverlo affrontare con
l'aiuto di Ghost, Morbius, Blaze
e anche dell'Uomo Ragno.
4)
Uomo Ragno che compare anche in questa saga (per
gentile concessione dell'amico Mickey!), [all’epoca indimenticato autore
dell’UR MIT. NdC -_^]e quasi la fa da
protagonista nelle scene d'azione (se non vi sono chiari i suoi riferimenti
allo Scorpione, andate a rileggervi UR #32, mentre per saperne di più sui suoi
cloni ed Eddie Brock, la lettura obbligatoria è Webspinners) ma era d'obbligo dare ai Redentori il tempo di
ambientarsi nella nuova casa, e si preannuncia una convivenza difficile,
soprattutto tra la Disinibita Iskelior e la rigida
Agatha Harkness!
Come avete notato ho rivelato anche le identità di due dei tre individui
nell'ombra visti alla fine del numero quattro: Infarto e Centurious
vengono dritti dalle pagine di Ghost Rider, entrambi erano stati dati per
morti, ed è inutile dire che presto ne sapremo di più!
5)
Questa
piccola minisaga si conclude con un episodio che
risolve un mistero che vi tormenta (forse:P) dal
numero quattro, ovvero l'identità del misterioso uomo nell'ombra, che si è
rivelato essere Hallowen Jack. A chi non lo conosce
dico solo che questo personaggio è nato nelle pagine degli X- Men 2099, ma ha
fatto anche delle apparizioni nel presente, per la precisione in alcuni numeri
di X-Force. Inutile dire che i suoi scopi verranno rivelati nel tempo, così
come i retroscena relativi alla nuova ditta (la "vecchia" è apparsa
su Ghost Rider, vi militava Infarto, ed era una copertura per i piani di Centurious).
6) Ovviamente saprete tutti che Strange ha passato il ruolo di Mago Supremo a Rintrah su Difensori #27, vero? Nel prossimo numero assisteremo alle reazioni di Kyllian in proposito.
7) Riguardo alla casa di Agatha Harkness. Allora, ho combinato un pò di casini in proposito: nel numero 5 dicevo che si trovava in una non precisata Salem, poi ho tirato fuori un New Salem, convintissimo che a New York ci fosse una zona con questo nome. Ora ho risolto la cosa: l'attuale casa della Harkness sta nel New Jersey. Tuttavia la Harkness ha un'altra casa a Whisper Hill [Nella compilazione di questa UE ho tenuto conto di questo, cambiando i riferimenti a New Salem come riferimenti al New Jersey e precisamente in almeno in un’occasione a Newark, cittadina a circa ( chilometri ad ovest di New York e quindi, relativamente facile da raggiungere anche per l’Uomo Ragno. NdC]